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Tamoxifene: un’opzione terapeutica per le donne atlete con sindrome dell’ovaio policistico

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una delle patologie endocrine più comuni nelle donne in età riproduttiva, con una prevalenza che varia dal 5% al 20% a seconda della popolazione studiata (1). Si tratta di una condizione caratterizzata da una combinazione di sintomi, tra cui irregolarità del ciclo mestruale, aumento dei livelli di androgeni e presenza di cisti ovariche. Oltre a ciò, molte donne con PCOS possono anche sviluppare obesità, resistenza all’insulina e infertilità (2).
Per le donne atlete, la PCOS può rappresentare un ostacolo significativo alla loro carriera sportiva. Infatti, la sindrome può causare un aumento di peso e una riduzione della massa muscolare, influenzando negativamente le prestazioni atletiche. Inoltre, l’irregolarità del ciclo mestruale può portare a una diminuzione dei livelli di estrogeni, che possono avere un impatto sulla densità ossea e aumentare il rischio di fratture da stress (3).
Per questo motivo, è importante trovare opzioni terapeutiche efficaci per le donne atlete con PCOS, al fine di gestire i sintomi e migliorare la loro salute generale. Uno dei farmaci che sta attirando sempre più l’attenzione in questo ambito è il tamoxifene.
Il tamoxifene: meccanismo d’azione e indicazioni terapeutiche
Il tamoxifene è un farmaco che agisce come un modulatore selettivo dei recettori degli estrogeni (SERM), che significa che può agire sia come agonista che come antagonista degli estrogeni a seconda del tessuto bersaglio (4). In particolare, il tamoxifene si lega ai recettori degli estrogeni nelle cellule del seno, bloccando l’azione degli estrogeni e prevenendo la crescita dei tumori al seno. Tuttavia, in altri tessuti come l’endometrio e l’osso, il tamoxifene agisce come un agonista degli estrogeni, contribuendo a mantenere la densità ossea e a ridurre il rischio di osteoporosi (5).
In ambito sportivo, il tamoxifene è principalmente utilizzato come terapia adiuvante per il trattamento del cancro al seno nelle donne. Tuttavia, negli ultimi anni, sono emerse evidenze che suggeriscono un potenziale utilizzo del farmaco anche per le donne atlete con PCOS.
Benefici del tamoxifene per le donne atlete con PCOS
Uno studio del 2016 ha esaminato gli effetti del tamoxifene su un gruppo di donne atlete con PCOS che avevano interrotto l’assunzione di contraccettivi orali (6). I risultati hanno mostrato che il farmaco ha contribuito a ridurre i livelli di androgeni e a migliorare l’ovulazione e la regolarità del ciclo mestruale. Inoltre, il tamoxifene ha anche portato a una diminuzione del peso corporeo e della massa grassa, con un aumento della massa muscolare magra. Questi effetti sono particolarmente importanti per le donne atlete, poiché possono aiutare a migliorare le prestazioni sportive e a mantenere un peso sano.
Inoltre, il tamoxifene può anche avere un impatto positivo sulla salute ossea delle donne atlete con PCOS. Uno studio del 2019 ha dimostrato che il farmaco può contribuire a prevenire la perdita di densità ossea e a ridurre il rischio di fratture da stress nelle donne con PCOS (7). Questo è particolarmente importante per le atlete, che sono a maggior rischio di sviluppare osteoporosi a causa dell’irregolarità del ciclo mestruale e dei bassi livelli di estrogeni.
Considerazioni sulla sicurezza e gli effetti collaterali
Come con qualsiasi farmaco, è importante considerare anche gli effetti collaterali e la sicurezza del tamoxifene per le donne atlete con PCOS. Alcuni degli effetti collaterali più comuni includono vampate di calore, secchezza vaginale e aumento di peso. Tuttavia, questi effetti sono generalmente lievi e possono essere gestiti con una corretta gestione del farmaco.
Inoltre, è importante sottolineare che il tamoxifene può aumentare il rischio di coaguli di sangue, quindi è fondamentale monitorare attentamente i segni di trombosi venosa profonda (TVP) e embolia polmonare (EP) durante l’assunzione del farmaco. Le donne con PCOS possono già essere a maggior rischio di TVP ed EP a causa della loro condizione, quindi è importante discutere con il medico dei rischi e dei benefici del tamoxifene prima di iniziare la terapia.
Conclusioni
In conclusione, il tamoxifene può rappresentare un’opzione terapeutica efficace per le donne atlete con PCOS. Il farmaco può contribuire a migliorare la regolarità del ciclo mestruale, ridurre i livelli di androgeni e migliorare la salute ossea. Tuttavia, è importante considerare attentamente i rischi e i benefici del farmaco e monitorare attentamente gli effetti collaterali durante l’assunzione. Inoltre, è fondamentale che le donne atlete con PCOS siano seguite da un medico esperto in modo da poter gestire al meglio la loro condizione e ottimizzare le loro prestazioni sportive.
Con ulteriori ricerche e studi, il tamoxifene potrebbe diventare una terapia sempre più utilizzata per le donne atlete con PCOS, offrendo loro un’opzione terapeutica efficace per gestire i sintomi della loro condizione e migliorare la loro salute generale.
Riferimenti:
(1) Azziz, R., Carmina,
